
Quando arriva giugno e le temperature iniziano a salire, il rischio di disidratazione aumenta in modo significativo. Spesso sottovalutiamo i segnali che il nostro corpo ci invia, ma riconoscerli è fondamentale per mantenere uno stato di salute ottimale. Secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), la disidratazione può insorgere rapidamente, soprattutto nei mesi caldi, compromettendo il benessere fisico e mentale. In questa guida, esploreremo i cinque segnali principali che indicano che il corpo è disidratato a giugno e forniremo consigli pratici per evitarli subito, basandoci sulle raccomandazioni degli esperti.
1. Bocca secca e sete intensa: il primo campanello d’allarme
Il primo segnale che il corpo invia quando inizia a essere disidratato è la sensazione di bocca secca, spesso accompagnata da una sete intensa. Questo sintomo è il modo più diretto con cui l’organismo comunica la necessità di acqua. La saliva tende a diminuire, la lingua può diventare ruvida e talvolta si avverte un sapore sgradevole in bocca.
Secondo la SINU, la sete non dovrebbe mai essere ignorata, poiché è un meccanismo di difesa che si attiva quando la perdita di liquidi supera il 2% del peso corporeo. In estate, la sudorazione aumenta notevolmente, soprattutto durante le attività all’aperto o l’esercizio fisico, rendendo più frequente questo sintomo.
Per evitarlo, è importante bere regolarmente durante la giornata, anche in assenza di sete, privilegiando acqua naturale, tisane fredde e infusi non zuccherati. Evitare bevande alcoliche o troppo zuccherate, che possono aumentare la perdita di liquidi attraverso l’urina.
2. Urina scura e ridotta frequenza della minzione
Un altro segnale evidente di disidratazione è il cambiamento nel colore e nella frequenza dell’urina. Quando il corpo è ben idratato, l’urina appare chiara e trasparente. Al contrario, quando si è disidratati, assume una tonalità più scura, tendente al giallo intenso o ambrato, e la quantità prodotta diminuisce sensibilmente.
La Società Italiana di Nutrizione sottolinea che monitorare il colore dell’urina è un metodo semplice e immediato per valutare il proprio stato di idratazione. Una minzione poco frequente (meno di 4-5 volte al giorno) o la necessità di urinare solo poche gocce sono segnali che il corpo sta trattenendo liquidi per mantenere le funzioni vitali.
Per prevenire questo sintomo, è consigliabile portare sempre con sé una bottiglia d’acqua e sorseggiare piccoli quantitativi ogni ora. In caso di attività fisica intensa o esposizione prolungata al sole, aumentare l’apporto idrico e integrare con sali minerali, se necessario.
3. Stanchezza, mal di testa e difficoltà di concentrazione
La disidratazione può influire negativamente sulle prestazioni cognitive e sul livello di energia. Già una lieve perdita di liquidi può causare stanchezza improvvisa, sonnolenza, mal di testa e difficoltà di concentrazione. Questi sintomi sono particolarmente comuni nei mesi estivi, quando il caldo accentua la sudorazione e la perdita di sali minerali essenziali come sodio, potassio e magnesio.
La SINU ricorda che il cervello è composto per circa il 75% da acqua e che anche una lieve disidratazione può ridurre la capacità di attenzione, la memoria a breve termine e la rapidità di reazione. Il mal di testa da disidratazione è spesso localizzato nella zona frontale e può essere accompagnato da una sensazione di pesantezza o pressione.
Per contrastare questi sintomi, è fondamentale iniziare la giornata con un bicchiere d’acqua e mantenere una buona idratazione, soprattutto durante le ore più calde. Integrare la dieta con frutta e verdura ricche d’acqua, come anguria, cetrioli, melone e pomodori, può aiutare a reintegrare i liquidi persi.
4. Pelle secca, perdita di elasticità e crampi muscolari
La pelle è uno degli organi più sensibili allo stato di idratazione. Quando il corpo è disidratato, la cute appare secca, opaca e perde elasticità. Un semplice test consiste nel pizzicare delicatamente la pelle sul dorso della mano: se ritorna lentamente alla posizione iniziale, potrebbe essere segno di disidratazione.
Un altro sintomo frequente è la comparsa di crampi muscolari, soprattutto dopo l’attività fisica o durante la notte. La perdita di liquidi e sali minerali compromette la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli, causando contrazioni dolorose e spasmi improvvisi.
La Società Italiana di Nutrizione suggerisce di mantenere la pelle ben idratata anche dall’esterno, applicando creme idratanti e proteggendola dai raggi UV. Allo stesso tempo, è importante reintegrare i liquidi persi con acqua e bevande arricchite di sali minerali, specialmente dopo sudorazione abbondante o esercizio fisico intenso.
5. Vertigini, battito cardiaco accelerato e pressione bassa
Nei casi più gravi, la disidratazione può provocare sintomi sistemici come vertigini, senso di svenimento, battito cardiaco accelerato e calo della pressione arteriosa. Questi segnali indicano che il volume di sangue circolante si è ridotto e il cuore deve lavorare di più per garantire l’ossigenazione dei tessuti.
La SINU avverte che questi sintomi non vanno mai sottovalutati, poiché possono portare a complicanze serie, in particolare in persone anziane, bambini e soggetti con patologie croniche. In caso di vertigini o debolezza improvvisa, è fondamentale interrompere qualsiasi attività, sedersi all’ombra e assumere piccoli sorsi d’acqua.
Per evitare questi rischi, è importante adottare uno stile di vita attento all’idratazione: bere regolarmente, evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde, indossare abiti leggeri e prediligere alimenti ricchi di acqua. In caso di sintomi persistenti, consultare subito un medico.







