Il caffè d’orzo bevuto al mattino identifica una abitudine viva e quindi presente per milioni di persone al mondo, incluso il nostro paese dove pur non raggiungendo la proporzione di diffusione del caffè, viene identificato anche come una alternativa decisamente interessante, in quanto non presenta vere e proprie rinunce.
Cos’è davvero il caffè d’orzo
L’orzo è una pianta estremamente antica che rientra nella configurazione dei cereali, presente da millenni anche nell’area dell’Europa Occidentale ed ovviamente presso la cultura italiana. Nonostante il nome “caffè d’orzo” (spesso viene chiamato anche bevanda d’orzo), naturalmente si tratta di una bevanda che trova questa nomenclatura principalmente dall’aspetto.
La principale peculiarità del caffè d’orzo è l’assenza di caffeina, elemento che però, come vedremo nelle prossime righe, non rende questa alternativa assolutamente priva di potere energetico, anzi può risultare anche una scelta molto saggia in particolare per chi non ama o per chi non può consumare caffè o tè.
Come per il caffè, i chicchi di orzo, preventivamente sottoposti ad una procedura di essiccazione e tostatura, sono selezionati e macinati, ed esattamente come per il caffè, questo viene preparato attraverso l’infusione, anche in questo caso in un metodo quasi uguale alla preparazione del caffè, essendo l’orzo in questa forma, non troppo diverso come consistenza.
Da dove “arriva” il caffè d’orzo?
In Italia ha visto una enorme diffusione tra gli anni 30 e 40 del XX secolo, principalmente come “conseguenza” delle varie sanzioni che hanno portato alla ristrettezza di disponibilità di caffè, che oggi come in passato, veniva importato da altri mercati. L’Italia non ha avuto fino alla fine della seconda guerra mondiale la disponibilità libera di acquistare caffè, da qui la creazione dell’alternativa in questione.
Il caffè d’orzo ha costituito quindi la principale forma di “sostituto” del caffè “vero”, in quanto disponibile con molta più facilità, e per questo è rimasto nella cultura popolare anche negli anni a venire. Pur non essendo in grado di “scalfire” il “mito” del caffè, in alcune nazioni come la Germania o i Paesi bassi il caffè d’orzo resta piuttosto popolare.
Anche le generazioni più giovani hanno iniziato ad apprezzarne il sapore, decisamente meno forte ed acido del caffè, oltre ad una ottima presenza di elementi utili per l’organismo. Può essere quindi indifferentemente preparato nello stesso modo (anche con la tradizionale moka) del caffè, e può sia sostituire che affiancare quest’ultimo.
Proprietà del caffè d’orzo
E’ naturalmente indicato per chi ha problemi a prendere sonno, in quanto non è presente caffeina, inoltre ha una ottima concentrazione di sali minerali e di carboidrati facili da digerire, inoltre ha un ottimo effetto “calmierante” nei confronti della pressione alta, in qualche modo quindi scaturisce un effetto “opposto” a quello del caffè.
Mantiene una proprietà energizzante dovuta al buon compendio di vitamine (si tratta pur sempre di un prodotto ricavato da un cereale) e minerali, nello specifico potassio, fosforo, calcio e ferro, che contribuiscono a migliorare la fase digestiva, ma anche fortificare le difese immunitarie e farci sentire maggiormente ricchi di energia.
Grazie a queste proprietà il caffè d’orzo è risulta essere effettivamente molto utile anche per i consumatori che devono contrastare problematiche di ipertensione (la pressione alta), ed all’interno di una dieta ben equilibrata può anche garantire una buona capacità di rimuovere sensibilmente il colesterolo “cattivo” in eccesso, presente nel sistema arterioso.
Controindicazioni
L’orzo è digeribile e presenta una scarsa presenza calorica, però al tempo stesso gode di una buona proprietà saziante, e non ha reali controindicazioni ovviamente se si sceglie di consumarlo in modo adeguato e responsabile, quindi senza esagerare. Meglio consumarlo accompagnato ad un qualsiasi tipo di cibo solido, così da massimizzarne gli effetti positivi.
L’orzo, inclusa la bevanda in questione, non è però compatibile con la dieta di chi soffre di celiachia, essendo questo cereale ricco di glutine. Inoltre possono manifestarsi dei problemi legati alla digestione, essendo molto ricco di fibre (anche se in forma di bevanda queste sono comunque ridotte rispetto al consumo di orzo tradizionale).
Per la stragrande maggioranza delle persone tuttavia l’orzo e la bevanda ricavata è assolutamente innocua, e grazie al sapore non troppo “insistente” può assolutamente integrarsi sia con la tradizionale colazione così come come “intervallo” tra un pasto e l’altro, oltre che a merenda, grazie alle ottime proprietà evidenziate poc’anzi.
