Vitamina D senza integratori: i cibi di stagione che fanno la differenza secondo la Società Italiana di Endocrinologia

Vitamina D senza integratori: i cibi di stagione che fanno la differenza secondo la Società Italiana di Endocrinologia

La Vitamina D è una delle più importanti per noi in quanto agisce in diverse funzioni essenziali. Per esempio influisce sul processo intestinale di assorbimento del calcio e del fosforo ma aiuta anche a regolare diversi processi fisiologici come la mineralizzazione delle ossa e alcune attività del sistema immunitario. Ma come possiamo assumere questa vitamina tramite il cibo?

A cosa serve la vitamina D

Abbiamo visto per sommi capi già come la vitamina D sia essenziale per noi per regolare il metabolismo del calcio e per questo è utile nella calcificazione delle ossa. Inoltre, contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e fosforo nel sangue. Possiamo fare il pieno di vitamina D con gli integratori.

Vitamina D senza integratori: i cibi di stagione che fanno la differenza secondo la Società Italiana di Endocrinologia

Ma non solo: la “assumiamo” anche grazie ai raggi solari. È così che viene sintetizzata dal nostro organismo. Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’eta ma in genere potremmo dire che è di 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio. Ovviamente le dosi possono aumentare.

Infatti, possono arrivare anche a 1000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit. È chiaro che la carenza di vitamina D incide in modo negativo sulla calcificazione delle ossa e nei bambini può portare rachitismo e deformazioni ossee. Inoltre, questa carenza rende anche i denti deboli e vulnerabili alle carie. Allo stesso modo troppa vitamina D può causare calcificazione a livello di vari organi e sintomi come vomito, diarrea e spasmi muscolari.

Alimenti che contengono la vitamina D

Possiamo integrare la vitamina D con alimenti che la contengano naturalmente. Questa è presente infatti in alcuni pesci come quelli azzurri e grassi quali salmone, sgombro, tonno, aringa e sardine. Poi ne è una fonte molto ricca l’olio di fegato di merluzzo. Ancora, il tuorlo d’uovo o alcuni latticini molto famosi.

Vitamina D senza integratori: i cibi di stagione che fanno la differenza secondo la Società Italiana di Endocrinologia

Fra questi ci sono latte, yogurt, formaggi grassi, burro. Sono una fonte di vitamina D anche i funghi porcini. Contengono questo nutriente anche fegato, alcune verdure verdi, funghi secchi, cacao e cioccolato. Quindi portare in tavola questi alimenti è consigliabile per tutti ma soprattutto in alcune fasi della vita. Infatti va integrata in situazioni particolari legate alla crescita.

Dovrebbero assumerla anche le donne in gravidanza o che stanno allattando. Invece non bisogna assumere alcol o consumare sostanze stupefacenti o alcuni farmaci che potrebbero influire sulla quantità di vitamina D che il nostro organismo accumula, sia con la dieta che con i raggi solari. Ecco perché nel prossimo paragrafo scopriremo cosa non fare per evitare carenza.

Come evitare carenze di vitamina D

Le carenze di vitamina D sono da evitare soprattutto nelle donne in gravidanza, allattamento o nei bambini perché abbiamo visto possono avere delle conseguenze anche importanti per quanto riguarda le ossa. Quindi con l’alimentazione possiamo fare il pieno di vitamina D ma è essenziale anche esporsi ai raggi solari, soprattutto durante la bella stagione.

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Non senza precauzioni. Infatti, dobbiamo ricordare di spalmare la crema solare per proteggerci dai raggi solari aggressivi che possono provocare invecchiamento della pelle e anche cancro. Quindi, indossiamo cappellini e mettiamo la crema ma non ci copriamo troppo perché dobbiamo comunque permettere al nostro organismo di assorbire i raggi solari.

Vestirsi troppo pesanti e usare creme solari con protezione troppo elevata, oppure stare troppo in casa sono tutti comportamenti da evitare perché ci possono portare a carenze di questa vitamina così essenziale per noi. Anche perché solo questo ci eviterà anche di dover supplementare la vitamina D con degli integratori.

Conclusione

La vitamina D è essenziale per diverse funzioni nel nostro organismo. Per esempio influisce sul processo intestinale di assorbimento del calcio e del fosforo e aiuta a regolare anche diversi processi fisiologici come la mineralizzazione delle ossa oltre a presidiare alcune attività del sistema immunitario. Possiamo integrarla con degli integratori ma non solo.

Vitamina D senza integratori: i cibi di stagione che fanno la differenza secondo la Società Italiana di Endocrinologia

Essenziale per fare il pieno di vitamina D è l’alimentazione. Infatti ci sono alcuni alimenti che la contengono come per esempio i pesci grassi quali salmone, sgombro, sardine, tonno, aringa. Oppure latticini come latte, formaggi grassi, yogurt, burro oppure i funghi porcini o secchi. Ma anche verdure verdi, fegato, cacao e cioccolato.

Non dimentichiamo che il fabbisogno quotidiano di vitamina D è di 400 unità ma questo fabbisogno può salire in alcune circostanze anche a 1000. Quindi dobbiamo esporci anche al sole, senza coprirci e senza mettere una crema protettiva solare troppo alta. Certo, dobbiamo metterla, ma non tanto alta, perché altrimenti andremo incontro a carenze.

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